La storia dipinta
Segnalato da Francesco BiondoCategoria: Mostre
Data: dal 12 febbraio 2019 al 01 marzo 2019
Indirizzo: ITIS Feltrinelli - Piazza Tito Lucrezio Caro 8, Milano
Provincia: Milano
Orario di apertura: 8.30/14.00 (chiuso sabato e domenica)
Per informazioni: 3291231064
E-mail: francesco.biondo@fastwebnet.it
Francesco Biondo
La Storia Dipinta
(Ma chi l’ha detto che le date sono solo numeri!)
Milano - ITIS Feltrinelli
Piazza Tito Lucrezia Caro, 8
Inaugurazione: martedì 12 febbraio, ore 15.30
Intervengono: Maria Rita Donadei, Marilisa Dulbecco, Felice Accame, Luigi Tua.
“A scanso di equivoci - per disambiguare al meglio il senso di partecipazione alle vicende umane che caratterizza l’opera di Francesco Biondo -, preferirei di gran lunga che, invece de “La Storia dipinta”, si parlasse de “La mia Storia dipinta” - dove il possessivo verrebbe a designare l’umiltà di chi, individuo, sa, perché la Storia lafa chi vince, di non potersi accreditare di un dominio collettivo mistificato e mistificante. Nel selezionare un evento e nell’assegnargli una data - una sorta di acronimo dell’evento o, meglio, un contrassegno valido per ripescare il proprio nel guardaroba della Storia -, Biondo compie il massimo della sua personale sottomissione all’istanza naturalistica patrocinata dalla borghesia e dal processo di mercantilizzazione delle arti. Ma ecco che poi, sulla tela, si affretta a recuperare la propria autonomiadi pensiero - e allora il colore tende ad emergere prepotentemente sulle forme e la parola si fa interprete della memoria.” (Felice Accame)
"Nomi, date, eventi, a far da connessione con le opere esposte. Gli accordi di Oslo sulla questione palestinese, Il Premio Strega a Vincenzo Consolo, La strage nei cieli di Ustica, Il riconoscimento di Rifugiato per i perseguitati per orientamento sessuale... Frammenti di Storia. Così come sono frammenti i quadri nel loro essere immagini. Dentro i limiti, provvisori, di uno spazio. E di un tempo. Almanacco? Zibaldone? Probabilmente. Ma rimandi e concatenazioni sono lì, a ribadire cause ed effetti. I giochi tra forme e sfondi, la perseveranza di segni e materiali, sollecitano sguardi compiacenti, letture trasversali...”
L’intento è quello di fornire all’interno di una istituzione scolastica un’occasione di sperimentare un processo di connessione tra forma e contenuto; un processo di trasformazione e integrazione in cui una poetica artistica prevalentemente informale diventa una sorta di “almanacco” storico per non dimenticare, dove la materia pittorica diventa energia e racconto.
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